CHIESA VIVA
   
 

 

P.D.S.

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La “quercia”

 

Nel suo libro “Il chi è dei post-comunisti” l’autore Guido Quaranta scrive: «Poi, (Achille Occhetto) ha raccomandato di scovare, alla svelta, uno stemma capace di acquistare un valore sacrale e che, una volta riprodotto sui manifesti e sulle schede elettorali, risultasse di sicura presa: due caratteristiche necessarie per un partito di massa che ha fatto sempre un uso fideistico dei simboli. (...). E così, anche la ricerca del simbolo ha sfiorato i contorni dell’ossessione. E, infatti, solo al termine di un’altra spossante seriedi consulti, Occhetto ha deciso di ricorrere all’immagine di una quercia (...) e di deporre sul suo tronco il vecchio emblema con falce, martello e la stella»35.

Perchè il simbolo di una quercia? Lo stesso Occhetto, si era, precedentemente, così espresso: «Se ci fermiamo alla fase dell’agosto del 1789, se guardiamo a quel momento fondamentale della Rivoluzione che fu la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino”, non c’è dubbio: il PCI è figlio di questo grande atto della storia. E’ figlio della Rivoluzione Francese!»36.

Ecco, quindi, chi era il PCI di ieri e che cos’è il PDS, oggi: il figlio della Rivoluzione francese; il figlio della sètta satanica degli Illuminati” e, quindi, del satanismo massonico, ossia di quella Massoneria che sta continuando la sua battaglia per creare una società fondata sulla volontà dell’uomo, contro la società che si fondava sulla Volontà di Dio! di quella Massoneria che ha ingaggiato, con la Rivoluzione francese del 1789, il conflitto tra i diritti dell’uomo contro i diritti di Dio! di quella Massoneria che ha tuttora la volontà di “sostituire alla Religione di Cristo la religione dell’umanità”!

«Nella stampa apologetica del testo della “Dichiarazione dei Diritti dell’uomo e del Cittadino”, le allegorie massoniche sono più che evidenti: domina, infatti, su tutta l’illustrazione, l’occhio nel triangolo, lo stesso che campeggia sulla piramide del fregio di sinistra del dollaro USA, e sul Gran Sigillo della Massoneria Italiana! domina il serpente che si morde la coda, sull’architrave, il simbolo della “Gnosi”, ossia del culto di Lucifero»37.

L’autorevole giurista massone, Ernesto Nys, afferma che la «Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del Cittadino» costituisce parte delle dottrine massoniche, le quali «sono in opposizione con ognireligione positiva», e «negano la legittimità di ogni sacerdozio e di ogni gerarchia»38.

Con la proclamazione dei Diritti dell’Uomo e del Cittadino, la Rivoluzione francese abolì i Diritti di Dio mentre i suoi Ministri, che non riuscì ad affogare nel sangue, li esiliò in massa39!Decapitato e messo al bando il culto cattolico, la Rivoluzione lo sostituì con un altro culto: ilculto della Natura! Così descrive questo evento lo storico francese Enrico Delassus: «In fatto di religione, (la Rivoluzione) organizzò il culto della Natura. (...). Una nuova religione fu istituita, avente i suoi dogmi, i suoi preti, la sua domenica, i suoi santi. Dio fu sostituito dall’Essere supremo e dalla Dea Ragione; il culto cattolicodal culto della Natura. (...)»40.

Poi, venne il culto vero e proprio: «Nella festa del 10 agosto 1793, una statua della natura venne eretta sulla piazza della Bastiglia, e il presidente della Convenzione, Herault de Séchelles, le rivolse questo omaggio a nome della Francia ufficiale: “O Natura! sovrana delle barbare e delle colte nazioni, questo popolo immenso radunato ai primi raggi del giorno davanti alla tua immagine, è degno di te. Egli è libero; nel tuo seno e nelle tue sorgenti ha ricuperato i suoi diritti, si è rigenerato. Dopo aver attraversato tanti secoli di errori e di servitù, era pur necessario ch’egli entrasse nella semplicità delle tue vie per ritrovare la libertà ed eguaglianza. Ricevi, o Natura, la protesta dell’attaccamento eterno dei francesi alle tue leggi!”. (...). Dopo questa specie d’inno, unica preghiera, dai primi secoli del genere umano in poi, indirizzata alla Natura dai rappresentanti d’una nazione e dai suoi legislatori, il presidente riempì una coppa di forma antica, dell’acqua che scaturiva dal seno della Natura; ne fece delle libagioni alla Natura, bevette nella tazza e la porse agli inviati del popolo francese. Come si vede, il culto è completo: preghiera, sacrificio, comunione»41.

Nella festa dell’Essere supremo è la Natura che ricevette gli omaggi di Robespierre e dei rappresentanti della nazione. Già Massimiliano Robespierre aveva indicato la volontà dei rivoluzionari sul nuovo culto da istituire con queste parole: «Tutte le sètte devono confondersi da se stesse dinanzi alla religione universale della Natura»42. E fu proprio lui, Robespierre, che istituì il culto dell’Essere supremo, conferendogli, come simbolo, un grande albero”!

Chi era questo “Essere supremo” che si presentava sotto la forma di un “grande albero”, che simboleggiava la Natura e che riceveva gli omaggi dei capi della Rivoluzione?

«Il conte d’Anthenaire pubblicò nella Revue catholique des institutions et du droit, un articolo in cui stabilì che L’Essere supremo, alla presenza e sotto gli auspicii del quale la Rivoluzione francese proclamò i Diritti dell’uomo, non era punto, nel pensiero dei principali Autori della dichiarazione, il Dio cui adora il cielo e la terra, ma Satana, il dio della Framassoneria, designato sotto questo nome di Essere supremo”, nel linguaggio pieno di menzogne e di oscurità calcolate, che le logge usano per nascondere aiprofanile loro dottrine e il loro scopo»43.

La Tribune pedagogique ci fa sapere che: «Satana è il nemico della Chiesa cattolica. Per questo, egli è simpatico a molti. (...). Ma Satana, a titolo di protesta contro la dottrina ecclesiastica, rappresenta anche la Natura»44.

A questo punto, ci si può domandare: che relazione vi è tra la Dea Ragione, l’Esssere supremo, la Natura e il dio della Massoneria, il Baphomet, simbolo della coincidenza dei contrari?

Si può trovare una risposta solo nei documenti riservati agli alti gradi della Massoneria: «...i Gradi Ermetici e Cabalistici del Rito Scozzese ci insegnano che il Dio non manifestato è la Ragionepura; che il Dio manifestato è la Natura; che la simpatia dei contrari e la proporzione dell’invisibile col visibile costituiscono il Grande Segreto della Natura. (Il Baphomet)»45. Dunque, il culto dell’Essere supremo, della Dea Ragione, della Natura e del Baphomet non sono che espressioni diverse per esprimere la stessa realtà: il culto di Satana! la religione della Natura! la religione della Massoneria!

Così, per la Massoneria, la Natura divinizzata sostituisce Dio, e cioé, come afferma Tommaso Ventura: «LaMassoneria, data la sua essenza umanistica, non può professare che la razionale religione della Natura»46!

Il culto della Natura è l’attacco finale della Massoneria alla civiltà cristiana: l’effetto immediato è quello della scomparsa di ogni freno morale, della degenerazione dei costumi e dell’abbandono del rispetto per la vita umana. La ragione è chiara: «Il deismo professato da filosofi e Massoni non è altro che una divinizzazione della natura e più specialmente una divinizza-zione dell’uomo, il re della natura. Ora, una volta divinizzato, decretato “naturalmente buono”, l’uomo non sa più che farsi dei grandi dogmi cristiani (...). Per realizzare la sua felicità e quella dei propri simili, gli basta lasciare libero corso ai suoi desideri, alle sue ambizioni, alle sue passioni, specialmente a quelle che gli daranno i godimenti più forti»47. E ancora: «Nessuna meraviglia! Divinizzando la natura, si è logicamente portati a divinizzare tutte le inclinazioni della natura. Chi pretende vivere secondo la virtù, non vivendo che secondo la natura, fa molto presto a chiamare virtù quello che, in fondo, non è che vizio»48 .

Col culto della Natura, sotto l’emblema della quercia, la Massoneria inaugura la terza “tappa nella via del male”: quella della “Umanità che si fa Dio!”: un’Umanità che scopre la “vera religione”: “l’adorazione di Satana e di se stessa!”. E’ così che la Massoneria insegna all’uomo a compiere i suoi Doveri verso Dio”!

All’insegna della “quercia”, quindi, il comunismo, dopo la fase della “falce” con la sua martellante propaganda atea e materialista, punta, ora, direttamente al dissolvimento spirituale ed umano della popolazione! Come durante la Rivoluzione francese, il culto della Natura portò alla degenerazione della gioventù e della morale cattolica49, così, oggi, il culto della Natura, il paganesimo ecologista, col suo odio contro Dio e contro l’uomo, lancia i suoi ripetuti assalti per far crollare, dall’interno, la nostra civiltà cristiana!

 

35Guido Quaranta, Il chi è dei post-comunisti, Rizzoli, 1991, pp. 45-46.

36Achille Occhetto in un’intervista all’Espresso del 29 gennaio 1989.

37Cfr. Giuli Valli, Il vero volto dell’immigrazione, Editrice Civiltà, Brescia, 1993, p. 71.

38Cfr. Ernesto Nys, Massoneria e società moderna, Bastogi ed. 1988, pp. 121-122.

39Così, lo storico gesuita, Agostino Baruel, descrive questo esodo: «Centotrentotto tra Vescovi e Arcivescovi e sessantaquattromila tra Curati e Vicari, condannati ad abbandonare le loro sedi e le loro Parrocchie, (...) tutti gli ecclesiastici, tutti i religiosi dell’uno e dell’altro sesso, privati del patrimonio della Chiesa e cacciati dai loro asili; i templi del Signore tramutati in vaste prigioni (...); trecento dei suoi preti massacrati in un sol giorno e in una sola città; tutti gli altri Pastori, fedeli al loro Dio, sacrificati o cacciati dalla loro Patria! (...); tale lo spettacolo che la Rivoluzione Francese ha presentato al mondo» (Agostino Baruel, Storia del Clero in tempo della rivoluzione francese, Tipografia Poliglotta, 1888, Vol I, p. 25).

40Enrico Delassus, op. cit., p. 72. (Le citazioni riportate da Delassus sul nuovo culto della Natura sono tratte dall’opera: A la Recerche d’une religion civile dell’abate Picard, pp. 133-144).

41 E.Delassus, op. cit., Vol. I, pp. 72-73.

42E.Delassus, op. cit., Vol. I, p. 72.

43Enrico Delassus, op. cit., Vol. I, p. 481.

44Citato in: EnricoDelassus, op. cit., Vol. I, p. 482.

45La Massoneria, Firenze 1945, documento riservato agli alti gradi, p. 137.

46Tommaso Ventura, Massoneria alla sbarra-Sua vera origine-Sua vera essenza, Roma, Atanòr, 1961, p. 81.

47J. Berteloot s.j., La Franc-Maçonnerie et l’Eglise Catholique 2 voll. Paris, Lausanne, Edition du Monde Nouveau, 1947, vol. I p. 67.

48J. Berteloot s.j., op. cit., p. 69.

49Durante la Rivoluzione Francese - per esempio! - il culto della Natura portò alla degenerazione della gioventù. «Nel suo Rapporto al Consiglio degli Anziani, Barbé-Marbois denunciava la gioventù scolaresca come quella che oltrepassava, nei suoi eccessi, tutti i limiti…» «…i defunti erano lasciati in balìa di “impuri becchini”, essendosi le famiglie abituate a “considerare gli avanzi di uno sposo, di un amico, di un padre, di un figlio o di un fratello (…) come quelli di ogni altro animale di cui si è sbarazzati». Nel 1800, il cittadino Cambry, incaricato dall’Amministrazione centrale della Senna di fare un “Rapporto” sullo stato delle sepolture a Parigi, credette necessario di pubblicarlo in latino, tanto vi era di vergognoso in questi barbari funerali. Spesso, i corpi erano dati in pascolo ai cani!» (Cfr. Enrico Delassus, op. cit., vol. I, p. 74). «I sepolcri (erano) violati, messi sotto sopra i cimiteri, le ossa disperse o gettate, a pieni carri, nel fiume…; i fanciulli che scherzavano con le spoglie dei trapassati e qualche volta con le ossa, e fin con la testa del loro padre o della loro madre»! (Cfr. Agostino Baruel, op. cit., vol. II, p. 52).

 

 

«Sì, i Prìncipi e le Nazioni spariranno sulla terra; verrà questo tempo in cui gli uomini non avranno altro libro che quello della Natura. Questa Rivoluzione sarà l’opera delle Società segrete; e questo è uno deinostri grandi misteri».

(Weisshaupt fondatore degli “ Illuminati” -Discorso sui misteri )

 

«Dovremo seguire il consiglio di Engels, cioè: tradurre e diffondere tra le masse la letteratura atea degli enciclopedisti francesidel XVIII secolo».

(Lenin - Novaiajiz )

 

«Riteniamo ogni Religione come il nostro massimo nemico; perciò non si deve mai parlare di tolleranza verso di essa, essendo ciò contrario al nostro ultimo scopo».

(Stalin -Discorso alla radio, nov.1936)

 

«Se vogliamo distruggere una nazione, dobbiamo prima distruggere la sua morale; poi, la nazione ci cadrà nel grembo come un frutto maturo».

(Lenin)

 
 
 
 
 
 
 
 
 
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