CHIESA VIVA
   
           
           
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I GIGANTI DEL MALE

- L’INCONTRO EISENHOWER- KRUSCIOV -

La visita del capo del Kremlino ad Eisenhower assume singolare importanza, mettendo in evidenza la concordia inscindibile tra l’ebraismo e le due principali sue creazioni: massoneria e comunismo. Occorre mettere le briglie al comunismo - fu detto al convegno massonico di Tokyo - perché il suo potere non ingigantisca, ma: «Mai contro il comunismo» è una parola d’ordine del mondialismo ebraico, che lo ha lanciato come strumento di lotta contro il cristianesimo per l’attuazione del “Novus Ordo Seclorum” di indole massonica.Ebraismo, massoneria e comunismo hanno una sola identica anima, come appare da molti episodi, emersi durante la visita di Krusciov, invitato negli Stati Uniti dal presidente ebreo, massone e filo-comunista, Eisenhower.Attingiamo le informazioni dal volume di Traian Romanescu, dell’università di Bucarest, “Traicion a Occidente”, in lingua spagnola, ed. Mexico 1961, p. 290.Eisenhower coronò la sua opera invitando Krusciov negli Stati Uniti. Nel gennaio 1959, un mese prima di morire, John Foster Dulles aveva dichiarato che un invito a Krusciov, qualora fosse venuto negli Stati Uniti, sarebbe stata la più grande vittoria politica del bolscevismo sull’Occidente libero. Pochi mesi dopo la morte di Dulles, Eisenhower e la sua banda diedero a Nikita questa vittoria. All’arrivo di Krusciov negli Stati Uniti salirono come olio sull’acqua tutte le bande giudeo-massoniche-comuniste, formate da “personalità americane” tanto potenti nell’America “cristiana” di oggi.Eisenhower invitò Krusciov contro l’opinione del popolo americano, che pure aveva respinto le visite di altri capi rossi, come Mikoian e Koslov, che già avevano fatto propaganda comunista nel suolo stesso della “democrazia”.L’arrivo di Krusciov a Washington fu pure un colpo mortale alle speranze di milioni di uomini, prigionieri oltre la cortina di ferro, che sognavano di essere liberati dagli Stati Uniti.A questa visita si oppose, tra gli altri, il generale Albert Wedemeyer, capo di Stato Maggiore di Mac Arthur nel Pacifico, che scrisse a Eisenhower invitandolo a rinunciare al progetto di portare Nikita in America. Fu tutto inutile, perché la banda Eisenhower-Baruch-Winberg-Harriman-Herter voleva fare, a qualsiasi costo, questo servizio al “compagno” Nikita, mettendolo alla gola del popolo americano.Due giorni prima dell’arrivo di Krusciov a Wahsington, il missile “Lunik II”, intenzionalmente lanciato nello spazio alla sera del viaggio del capo rosso, aveva toccato la luna. Così, contribuì al trionfo del carnefice rosso in terra americana!Il 14 settembre 1959, vigilia dell’arrivo di Krusciov a Wahsington, un gruppo di personalità cristiane nordamericane (35 membri della Camera dei Rappresentanti, 8 senatori, 21 vescovi e arcivescovi, 9 generali e ammiragli)firmarono un proclama all’opinione pubblica nordamericana nel quale solidarizzavano“con le vittime del comunismo” e dichiaravano la visita: “lutto nazionale”.L’accoglienza di Krusciov da parte delle masse americane, fu fredda, ma ciò che contava era l’eco dell’arrivo e di essere ricevuto con tutti gli onori nella capitale stessa del paese in cui la coscrizione cerca di distruggere da molti anni.

– Il 15 settembre 1959, Krusciov giunse all’aereoporto di Washington su un aereo gigantesco e accompagnato da tutta la sua tribù: mogli, figli, cognati, ecc.. Eisenhower lo attendeva all’aerodromo con la sua claque di ministri e “consiglieri”. Per l’illustre “ospite” fu preparato un ricevimento trionfale. Un tappeto rosso, largo 62 metri, e teso fino al scaletta dell’aereo, diede a Krusciov l’impressione di trovarsi come a casa sua. L’aereoporto era adornato di bandiere rosse, così pure gli edifici che facevano da scenario. Ci furono salve di cannone, benché non si trattasse di un Presidente, ma di un primo Ministro e capo del Partito comunista.Al suono dell’inno sovietico, Eisenhower e la sua corte si mostrarono vivamente emozionati. Nel tragitto verso la Blair House, ci furono guardie di onore e dieci fanfare per rallegrare la vista e l’udito del gran capo russo. E per difendere la sua “preziosa vita”, la “democrazia” americana, mobilitò un esercito di 15.000 poliziotti,detectives, militari, ecc.. I dodici “specialisti” sovietici, giunti per l’occasione, non dovevano preoccuparsi di nulla, neppure di trattenere e maltrattare i nordamericani autentici che protestavano per una visita che macchiava il suolo libero dell’America.

– Seguì la “tournée” di propaganda, con banchetti, a Wahsington, New York, Hollywood e altri luoghi. Dopo due giorni nella capitale, Nikita fu a New York, sede della cospirazione mondiale ebraica e del supergoverno mondiale segreto, lo stesso del comunismo nordamericano e della massoneria internazionale. Fu ricevuto con onore dal sindaco Robert Wagner, e le vie, gli edifici, gli ambienti dei grandi banchetti, le grandi parate massoniche e altre manifestazioni furono ornati delle “stelle di cinque e sei punte”, simboli dell’ebraismo.

Prima, Krusciov si era intrattenuto sulla spianata maggiore del giudaismo americano, nella casa di Averell Harriman, ex Governatore di New York, dove si alternarono Baruch,James Warburg, Nelson Rockefeller, Paul Hoffmann e compagni. Lì, i giudei massoni discussero i loro piani e le nuove strategie per distruggere gli Stati Uniti e l’orbe cristiano (gli altri massoni non possono partecipare in così eletti incontri, perché sono soltanto gregari dell’ebraismo). Con Nikita, era giunto un altro ebreo famoso, Ilya Ehremburg, autore del libro “Il trust per la distruzione dell’Europa”, che preconizza la distruzione totale del vecchio mondo e la deportazione dei sopravvissuti nelle miniere della Siberia; poi, I’altro scrittore, pure ebreo, Cholohov, autore del libro “Nel Don silenzioso.” Così, tutto venne discusso in famiglia ebraica, dove neppure le personalità massoniche non ebree furono ammesse, perché ad esse si dà da mangiare in cucina.Durante questa intervista coi “trenta grandi”, capi segreti del Nordamerica, Krusciov dichiarò, secondo la pubblica conferma di Averel Harriman:“Voisiete la claque regnante. I politici sono i vostri fantocci di paglia. Con voi devo discutere”. Poi, l’orso incontrò il cosiddetto “Economic Club” di New York per discutere un aumento dell’interscambio commerciale tra i due paesi, il solo che deve favorire il rapido sviluppo dell’economia sovietica.

Il 18, visitò la comunista ebrea Eleanor Roosevelt,la vedova del “Grande Presidente”, Franklin Delano Roosevelt, e collocò una corona sulla tomba di colui che diede le ali al comunismo!A New York, fu ricevuto col rituale più o meno massonico, al quale poterono partecipare anche i servi massoni non ebrei, nel gran palazzo politico della squadra e compasso delle Nazioni Unite. Il “pacifista”Nikita pronunciò il famoso discorso sul disarmo totale (degli occidentali, poiché i sovietici non ammettono controlli, ma vogliono essere creduti su parola “d’onore”!).Poi, Krusciov visitò il governatore “semigiudeo” Nelson Rockefeller, altro massone, membro del Club dei banchieri che la giudeo-massoneria volle lanciare come candidato alla presidenza al posto di Nixon considerato “insicuro”, perché non inevitabilmente legato alla mafia massonica, essendo anglosassone di origine e di religione cristiana (quacquero).

La notte del 18, Nikita assistette al grande banchetto offertogli dal suo amico e “fratello” Dag Hammarskjold, nella sede delle Nazioni Unite, primo strumento del comunismo in Occidente.

– In seguito, Nikita fu a Hollywood, su invito del massone greco Spiros Skouras,proprietario della compagnia “Fox”. Il vero motivo della scelta di Hollywoodè che questo è il secondo centro comunista del Nordamerica. Con la popolazione del 60% di ebrei che monopolizzano l’industria del cinema, è facile capire come questa città sia giunta ad essere un centro così importante del comunismo. Produttori, artisti, scrittori, musicisti, compositori e altri di Hollywood, sono in maggioranza ebrei filocomunisti o criptocomunisti (quando non sono comunisti dichiarati), che nella bella California cristiana, hanno portato prostituzione, divorzio, estorsioni, mafia, omosessualità, alcoolismo, morfinomania e altri vizi (loro ultima creazione è il “ribelle senza causa” personificato dal giudeoJames Dean), tutti fenomeni che, come la peste, appaiono e prosperano dove gli israeliti mettono piede.

La cinematografia nordamericana, che diffonde tutto il negativo, tutto il corrosivo, l’anticristiano, l’immorale, occupa, nel quadro della cospirazione, il medesimo titolo della propaganda massonica o comunista, ma molto più sottile e vasto, fino a far pagare ai cristiani la possibilità di “ammirare” i generi demolitori delle loro pellicole prodotte, attuate, scritte, distribuite ed esibite, nella maggior parte, da ebrei e da loro collaboratori.Si comprende perché Nikita si affrettasse ad accettare l’invito di Skouras. Tuttavia, giunto all’aeroporto di Los Angeles, fu ricevuto con un discorso critico del sindaco Poulsen, l’unico degno di chiamarsi “cittadino americano”, che gli ricordò le sue minacce di interrare i Paesi occidentali, e gli fece sapere che questo sarebbe stato difficile, perchè gli uomini liberi avrebbero lottato sino alla morte per conservare la propria libertà. Al sentire queste note insolite, il vecchio lupo divenne furioso e minacciò di lasciare immediatamente l’America.

I “fratelli”, allora, ripararono l’incidente mettendo a sua disposizione Marilyn Monroe (moglie dell’ebreo scrittore Artur Miller), la “moglie di tutti”, e l’ebrea Elizabeth Taylor, pure dama (?) molto popolare, ebrea e moglie di un ebreo. Poi, Nikita fu corteggiato da altri uomini e donne ebree, i cui nomi brillano nel cinema e nel teatro, insieme ad altri non ebrei, ma professionalmente alle loro dipendenze.Si giunse a filmare una pellicola in cui si vede come nel “laboratorio” di Holliwood sono elaborati gli supefacenti che distruggono l’organismo dei cristiani. Ma la pellicola non fu ammessa nella “pudica” Russia sovietica, dove il pudoreè un “pregiudizio borghese”.

– Il 20 settembre, Nikita giunse a San Francisco, dove fu messo in scena il suo incontro coi dirigenti dei lavoratori americani capitanati dal comunista ebreo Walter Re, vicepresidente dell’AFL-CIO, che conta più di 15 milioni di dipendenti. Il “teatro” fu montato per dare l’impressione che i lavoratori americani, diretti per l’80% da ebrei, si oppongono al comunismo e, per conseguenza, le masse sono costrette a seguire i loro dirigenti, anticomunisti furibondi.Un giomo prima dell’incontro di Nikita coi dirigenti sindacali americani, radio Mosca aveva lanciato la notizia della “riduzione della giornata di lavoro in URSS a sette ore”. Tutto fu calcolato per dare l’impressione ai lavoratori americani e a quelli del mondo libero, che in Russia e negli altri paesi comunisti non conta tanto la durata della giornata “ufficiale”, ma la “norma”, ossia la quantità di lavoro tale da garantire le sette ore, ma di lavorare anche fino al doppio per evitarel’accusa di sabotaggio contro la produzione, ciò che significava il carcere o la deportazione in Siberia.

– Il 23 settembre, “sua eccellenza” arrivò a Des Moines, dove fu oggetto di una manifestazione ostile degli studenti, ciò che diede alla polizia di Eisenhower il pretesto di agire contro questi “reazionari”. Krusciov si sarebbe recato a visitare i campi di mais, ma in verità fu a parlare due volte col suo amico Adlai Stevenson, dal bel nome biblico, due volte candidato democratico e due volte sconfitto viaggiatore contumace in URSS, e uno dei più pericolosi cripto-comunisti d’America.

– Il 24,lo zar rosso arrivò a Pittsburg, centro della siderurgia nordamericana, ancora paralizzato dallo sciopero montato dai rossi d’America. Il sindaco gli diede le chiavi della città, antico borgo medioevale,in cui i vinti presentavano umilmente ai vincitori le chiavi di entrata delle fortezze. Fu un atto simbolico di ciò che preservava il futuro, con la consegna delle chiavi da parte del Presidente al conquistatore rosso?

– Alla fine, concluso il viaggio di piacere (con deboli reazioni di ostilità), il 25 settembre, il viaggiatore tornò a Wahsington, e, il 27, parlò di politica con Eisenhower al “Campo David”, che avrebbe potuto benissimo essere il “campo di Giacobbe” o il “Campo di Abramo”. Dopo lo “spirito di Ginevra” nacque così lo “spirito del Campo David”. La vittima di questo nuovo avrebbe dovuto essere Berlino, o la Germania Occidentale, ma le cose si complicarono, perché i tedeschi hanno più possibilità di opporsi ai russi di quanto abbiano i paesi dell’Europa Orientale, venduti al comunismo quando fu negoziato lo “spirito di Ginevra”.

– Per chiudere con spille d’oro il suo viaggio di propaganda e cospirazione contro il Nordamerica, furono messe a disposizione di Nikita le catene televisive americane, controllate dagli ebrei Albert Kahn, David Sarnoff e William Paley. In esse il dittatore rivolse i suoi “dolci” sorrisi al popolo degli Stati Uniti con parole di “pace” e “amicizia”. Il lupo, quindi, rivolse la sua predica alle pecore, mediante le maggiori catene della televisione americana, che invece era stata ricusata a Mac Charty, quando questa vittima del comunismo, come Forrestal e Dulles, morti di “male naturale” nell’ospedale di Walter Reed,di Wahsington, chiedevano di parlare al popolo dell’abisso che davanti ad essi stavano scavando i nemici esterni e interni del paese.Perché non andassero a monte le sue manifestazioni di abilità, Nikita, prima di allontanarsi, disse: «Se qualcuno si immagina che i nostri sorrisi siano un abbandono degli insegnamenti di Marx, Engels e Lenin, si sbaglia».Tuttavia,Eisenhower pretese di far credere al suo popolo che sarebbe stata possibile la “coesistenza pacifica”.

– Tornato a Mosca, il 28 settembre 1959, Krusciov dichiarò, in un discorso, nello stadio Lenin, di essere profondamente soddisfatto del suo viaggio, aggiungendo che, con la morte di Mac Carty e di Dulles, sarebbero morte le loro idee. Quanto ad Eisenhower, dichiarò che era una persona “piena di coraggio e di sapienza politica...”.Due settimane dopo la sua partenza dagli Stati Uniti, il Comitato contro le attività anti-nord-americane, il 12 ottobre informava che Krusciov era direttamente responsabile di aver organizzato la “fame artificiale” egli anni 1930-34, in Ucraina, sottraendo gli alimenti per piegare i contadini kulaki, ostili alla collettivizzazione agricola. Perché tali informazioni non furono pubblicate prima della visita? Perché furono giudicate “politicamente inopportune”, e il farlo sarebbe stato proclamare Nikita responsabile (quale è) della deportazione in massa durante la ribellione ungara!Contro le malefatte di Eisenhower si oppose pubblicamente - almeno a parole benché egli non fece che seguire la politica dei suoi antecessori - l’ex presidente Truman, che, secondo il quotidiano “New York Herald Tribune” dell’11 dicembre 1959, in una riunione dell’8 dicembre, aveva dichiarato che Eisenhower era «il più inetto Presidente della storia degli Stati Uniti». Ciò non fu tuttavia una riprovazione delle sue idee, ma dei sistemi...I viaggi politici di Eisenhower in Europa, Asia, Africa e Sudamerica, alla fine del 1959 e all’inizio del 1960, ebbero come principale scopo di calmare i “governi amici”, perché qualcuno, come quello tedesco, osservavano con preoccupazione la politica filocomunista di “lke”, mentre gli altri, come i Governi massonici di Francia, Italia, Brasile, Uruguay, ecc., si consideravano “poco consultati” in quella strana politica di quel grande atleta della libertà di Wahsington!

     
           
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