CHIESA VIVA
   

 

 

 
 
 

 

 

 

Conoscere la Massoneria

 

Chiesa Viva n°386

In una sua lettera a Giuditta, Mazzini scrive: «Vorrei tanto mostrare affetto agli uomini, cioè di far loro del bene, ma non voglio più vederli. Sono malato moralmente – ho convulsioni morali come altri possono avere convulsioni fisiche – ci sono momenti in cui vorrei voltolarmi per terra e mordermi come un serpente (…). Porto un odio per gli uomini! Se tu potessi vedere il riso satanico che porto per essi sulle mie labbra! (…)»1.

«È curioso osservare l’atteggiamento di Giuseppe Mazzini nei riguardi anche di certi altri personaggi, come ad esempio, il poeta inglese Swinburne: egli, infatti,“assunse in un certo senso la direzione spirituale dello Swinburne e non tralasciò mai di dare al poeta l’impressione di sorvegliarlo attentamente”2, cosa in sè priva di particolari connotati se John Ruskin - il teorizzatore britannico dell’avvento di una società socialista autoritaria - a commento della tragedia “Atalanta in Claydon”, composta dal giovane poeta inglese, non avesse profferito questo giudizio inquietante: “la cosa più stupenda che un giovane abbia mai fatto: per quanto egli sia un giovane demoniaco”»3.

Ecco come Giuseppe Mazzini imparò a sputare su Cristo:il conte Cherep-Spiridovich, nel suo libro “The Secret World Government”, scrive:

«Karl Rothschild, l’anima della misteriosa e anti-cattolica “Alta Vendita”, prima di lasciare l’Italia, vi stabilì un suo cugino, Nathan Rothschild, per continuare il suo lavoro satanico di trasformare i patrioti italiani in anarchici e atei.

Questo “pig” (maiale) comprò un palazzo con una “Cappella” del cui altare fece una latrina per i suoi massoni. Il fare di un Sacro Altare una latrina entusiasmava i veri massoni, così, il satanista Nathan Rothschild scoprì Mazzini e gli “insegnò” a “sputare” su Cristo, come del resto faceva suo figlio Ernesto Nathan»4.

Adriano Lemmi, quindi, non aveva dimostrato molta fantasia quando Domenico Margiotta ci racconta che, fatto affittare al Grande Oriente d’Italia il palazzo Borghese, a Roma, per la sua elezione a Supremo Pontefice della Massoneria Universale «Lemmi fece costruire le latrine del Supremo Consiglio al di sopra della Cappella particolare, facendo dirigere lo scolo delle materie fecali sull’altare medesimo!(...). Vi furono delle proteste e l’architetto, a causa dell’igiene dovette disporre le latrine altrimenti. Ma Lemmi, allora, immaginò un’altra nefandezza: fece collocare nelle latrine un Cristo Crocifisso col capo in giù, e al di sopra fu incollato, per suo ordine, un cartello portante queste precise parole: “Prima di uscire, sputare sul traditore! Gloria a Satana!»5.

Scaduto il contratto d’affitto del palazzo Borghese, il “Corriere Nazionale” di quel tempo riportò che l’incaricato d’affari della famiglia Borghese, nel riprendere possesso del palazzo, si trovò davanti ad una porta chiusa che non fu potuta aprire se non sotto minaccia d’invocare la forza pubblica per sfondare la porta. Essa era stata trasformata in un tempio satanico! Il giornale ne fece questa descrizione: «I muri erano coperti di damasco rosso e nero; nel fondo vi era un grande arazzo sul quale spiccava la figura di Lucifero. Lì vicino, era una specie d’altare o di rogo; qua e là dei triangoli ed oltre insegne massoniche. All’intorno, erano collocate delle magnifiche sedie dorate aventi ciascuna, sopra la spalliera, una specie di occhio trasparente e illuminato da luce elettrica. Nel mezzo di questo tempio vi era qualche cosa somigliante ad un trono»6.

D’altra parte, il Grande Maestro Adriano Lemmi, a proposito del suo “Dio”, non aveva fatto misteri quando declamò: «A te, sfrenati, s’en vanno i miei versi; io t’invoco, o Satana, re del banchetto (...). Io ti saluto, Satana, o ribellione, o forza indicibile della ragione! A te salgano i voti d’incenso sacro! Satana, tu hai vinto l’Jehovah dei preti!»7.

«Quando i massoni italiani, il 22 giugno 1883, scoprirono un monumento al Grande Maestro Giuseppe Mazzini, essi portavano una bandiera nera. Sull’asta di questa bandiera spiccava un’effigie di legno di Lucifero»8.

«Dopo questa dimostrazione, il circolo anticlericale di Genova indirizzò all’Università cattolica di Torino una lettera annunciante che si proponevano di porre, quando sarebbe venuto il momento, la bandiera di Satana sopra tutte le chiese d’Italia, specialmente sopra il Vaticano»9!

1 Cfr. Nuova Solidarietà, 25 febbraio 1985, p. 8.

2 Cfr. “Enciclopedia italiana” Vol. XXXIII, Roma 1937, p. 124.

3 Idem.

4 Cfr. Conte Cherep-Spiridovich, “The Secret World Government”, Omni Pubblications, p. 163.

5 Cfr. Domenico Margiotta, “Ricordi di un 33”, Delhomme e Briguet, Editori, Parigi settembre 1895. P. 234.

6 Cfr. Enrico Deassus, “Il problema dell’ora presente”, Desclée e c. Tipografi-Editori, vol. I, p. 486.

7 Cfr. Leone Meurin, “La Frammassoneria, sinagoga di Satana”, Siena 1895, p. 202.

8 Cfr. Juri Lina, “Architects of deception”, Referent Publishing, Stoccolma 2004, p. 135.

9 Cfr. Enrico Deassus, op. cit., p. 484.

 
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