CHIESA VIVA
   

 

 

 
 
 

 

 

 

Conoscere la Massoneria

 

Chiesa Viva n°382

 

Mazzini e Albert Pike

Alla morte del capo internazionale della Massoneria, Lord Palmerston, avvenuta nel 1866, Mazzini prese contatti con uno strano personaggio, il generale sudista e schiavista Albert Pike.

Al pari di Mazzini, il Pike faceva parte della rete di Lord Palmerston e, nei decenni precedenti, si era conquistato la fama di massimo esperto, e sacerdote delle forme occulte più esoteriche e sataniche.

«Nato nel 1809 a Boston, Albert Pike divenne uno degli avvocati più famosi del Sud. Egli parlava e scriveva 16 lingue. Entrato in massoneria nel 1850, nel 1859 divenne Gran Maestro del Rito Scozzese Antico ed Accettato, e cioè il Capo supremo della Massoneria americana»1.

«Albert Pike è uno degli individui fisicamente e moralmente più repellenti della storia americana. Orribilmente obeso (pesava più di 140 chili), Pike era conosciuto nel suo Stato dell’Arkansas come un professionista di satanismo. Le sue note tendenze sessuali includevano il sedersi a gambe divaricate su un trono fallico, eretto nel bosco, con intorno una masnada di prostitute, con le quali consumava cibo e liquori, fino a completo stordimento. (...).

Negli anni 1850, Pike entrò in politica diventando una delle voci più sguaiate e intolleranti della retorica razzista. (...). Nel 1858, infatti, Pike, insieme ad undici collaboratori, pubblicò una circolare che chiedeva l’espulsione di tutti i negri e i mulatti dall’Arkansas, citando “l’indolenza e bestialità della loro razza degradata”, “la loro immoralità, pigrizia e sudiciume” e chiamando l’africano un essere “insignificante e depravato simile ad un animale”.

Dal 1858 al 1860, Albert Pike creò un Supremo Consiglio del Rito Scozzese estendendolo, per la prima volta, su tutto il Sud degli Stati Uniti»2.

Alcuni anni prima, nel 1854, uno stretto collaboratore di Albert Pike, un certo Judah Benjamin, creò i “Cavalieri del Circolo d’Oro” (“Knights of the Golden Circle”). Le prime operazioni di questi “Cavalieri” consistettero nell’addestramento paramilitare di terroristi in tutta l’America Centrale, con lo scopo di provocare una guerra tra gli Stati Uniti e la Spagna, che governava quella zona. La fase successiva fu l’organizzazione di un colpo di Stato negli Stati Uniti che doveva coincidere con l’elezione del presidente Abramo Lincoln, nel 1960.

Eletto Lincoln, Albert Pike, dalla sua posizone di Capo della Massoneria americana, diresse l’insurrezione del Sud che sfociò nella sanguinosa Guerra di Secessione americana (1860-1865).

«La Carolina del Sud, sede del Consiglio Supremo della Massoneria di Pike, dichiarò la secessione il 20 dicembre 1860, subito dopo l’elezione di Lincoln.

Lo stesso giorno, i leaders della “Giovane America” di Mazzini, del Mississippi, chiesero le elezioni e ottennero la secessione.

In Florida, il senatore David Yulee, esponente di spicco della “Giovane America” fece votare la secessione, il 22 dicembre.

In Alabama furono gli esponenti di spicco dei “Cavalieri del Circolo d’Oro” a dirigere la secessione del 24 dicembre.

In Georgia, la secessione del 2 gennaio 1861 fu pilotata da Robert Toombs, l’amico più caro di Albert Pike, divenuto poi membro del Consiglio Supremo.

In Louisiana, fu John Slidell, intimo di Judah Benjamin, creatore dei “Cavalieri del Circolo d’Oro” e Pierre Soulé della “Giovane America” a dirigere il voto di secessione del 7 gennaio 1861.

Nel Texas, il governatore Sam Houston rifiutò il voto di secessione dichiarandolo illegale. Allora, migliaia di “Cavalieri del Circolo d’Oro”, armati, deposero Houston e, in febbraio, fecero votare la secessione, con una partecipazione di meno di un decimo della popolazione.

Gli oppostori alla secessione riportarono vistose vittorie in Virginia, Carolina del Nord, Tennessee, Arkansas, Missouri, Kentucky, Maryland e Delaware.

La sconfitta dell’Arkansas creò un imbarazzo personale ad Albert Pike che, all’udire la notizia della sconfitta, si precipitò nello Stato per arringare i delegati: «Le cose sono giunte a tal punto che voi avete solo una possibilità: o voi uscite dall’Unione volontariamente, o sarete cacciati fuori. La Carolina del Sud vi trascinerà fuori...».

Pur avendo votato di rimanere nell’Unione, la Carolina del Nord, la Virginia, il Tennessee e l’Arkansas furono trascinati nella Guerra di secessione dagli uomini di Albert Pike»3.

1 Cfr. Juri Lina, “Architects of deception”, Referent Publishing, Stoccolma 2004, p. 196.

2 Cfr. Anton Chaitkin, “Treason in America”, New Benjamin Franklin House, New York 1985, pp. 234-235.

3 Idem, pp. 237-246.

 
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