CHIESA VIVA
   

 

 

 
 
 

 

 

Conoscere la Massoneria

 

Chiesa Viva n°358

IL RITO SCOZZESE ANTICO ED ACCETTATO

Domenico Margiotta, senza iniziare dalle origini della Massoneria, spiega, in poche parole, l’importanza della “Massoneria di Rito Scozzese Antico ed Accettato” scrivendo:

«Il Rito Scozzese Antico ed Accettato proviene dal Rito Scozzese di Perfezione che, strutturato in 25 gradi era praticatissimo, nel XVIII secolo, dai framassoni che si applicavano all’Occultismo, in Europa.

Fu nel 1761 che l’ebreo Stefano Morin, delegato dal Consiglio dei Sovrani Principi Massoni, sedente a Parigi, ebbe la missione di propagare in America il “Rito Scozzese di Perfezione”. Sbarcò a San Domingo e, là, incaricò due ebrei: Moise Hayes e Francken, il primo, di fondare delle Logge in America del Nord, il secondo, nella Giamaica.

Hayes fondò a Boston una Sublime Loggia di Perfezione, della quale fu Gran Maestro, incaricando, poi, un altro ebreo massone, Isacco Dacosta, di fondarne una seconda (1763) a Charleston, nella Carolina del Sud di cui divenne il GranMaestro e a cui succedette il fratello ... Giuseppe Myers. Le due potenze massoniche di Boston e di Charleston, a loro volta, crearono numerose logge e retro-logge nel Nord America che si diedero il nome di Madri-Logge del Mondo unite.

Gli incaricati dai Gran Maestri, della missione di fondare delle Logge nelle regioni in cui era stata loro assegnata giurisdizione, venivano designati col titolo di Deputati Ispettori, di cui ve n’era uno solo per regione.

Il 15 maggio 1781, venne convocata a Filadelfia, da Hayes e Myers, un’Assemblea di questi Deputati Ispettori. In questa Assemblea, si abolì la restrizione di un solo Deputato per regione, il Deputato della Giamaica Franckenfu sostituito da Mosè Cohen che, a sua volta, nominò Deputato l’ebreo massone Isacco Long il quale, troppo attivo per un’area limitata come la Giamaica, passò alla Loggia di Charleston di cui assunse, in breve, la direzione.

Nel 1795, Isacco Long si recò in Europa, abbandonando al colonnello John Mitchell la direzione della Grande Loggia di Charleston. Sei anni dopo, Long tornò in America e vi portò il disegno organizzativo di una sua grande idea che consisteva nella creazione di un Rito in 33 gradi, destinato a divenire veramente universale. Unitamente al colonnello John Mitchell, al dottore Federico Dalcho, ad Abramo Alexander, ad Isacco Auld e ad Emanuele De la Motta, tutti cinque Deputati Ispettori, fondò questo Rito, prendendo il 25° grado del “Rito Scozzese di Perfezione” ed aggiungendovi 6 gradi templari, che comprendevano 4 gradi, presi dall’Ordine degli llluminati di Adamo Weishaupt, più 2 gradi detti di amministrazione, l’ultimo dei quali avrebbe sostituito le funzioni di “Deputato Ispettore”, prendendo il nome di “Sovrano Grande Ispettore Generale”, 33° ed ultimo grado. Isacco Long diede all’opera sua il nome di “Rito Scozzese Antico ed Accettato”, le cui prime grandi Costituzioni furono firmate a Charleston il 31 maggio 1801.

Per rendere duraturo questo Rito, Long lo legò direttamente ai Templari con una leggenda misteriosa. Prima di lui, tutti gli alti gradi della Massoneria avevano usato nel cerimoniale di certe iniziazioni l’idea di dover vendicare i templari condannati nel Medio Evo dal Papato e dalla Monarchia; questo forniva il prestesto per giurare odio a morte all’autorità Regia e al Cattolicesimo. Ma Isacco Long aveva trovato di meglio. Secondo la tradizione, era la Scozia che aveva dato rifugio ai cavalieri templari che riuscirono a fuggire (...). Si pretende anche che i fuggitivi fossero riusciti a comperare dal carnefice la testa del loro Gran Maestro Giacomo Bourguignon di Molay, staccata dal corpo e derubata al rogo. Inoltre, essi avevano messo in luogo sicuro l’idolo mostruoso, nominato Bafomet al quale, nelle loro segrete adunanze, rendevano onori divini.

Arrivato a Charleston nel 1801, Isacco Long vi portò il Bafo-met dicendo, inoltre, di averlo ritrovato con un cranio che dichiarò essere proprio quello del Gran Maestro Molay. Queste erano le Reliquie insigni, i corpi santi. Long assicurò che il vero Dio del bene, in persona, gli aveva giurato che a codesti resti era legata la vittoria contro il Cattolicesimo. Il Bafomet dei Templari diveniva, così, il PALLADIO che avrebbe fatto trionfare la Massoneria per sempre»1.

1 Cfr. Domenico Margiotta, “Ricordi di un trentatre ...”, Delhome e Briguet, Editori, Parigi settembre 1895. pp. 74-77.

 
TORNA
 
 
TORNA